L’Italia è un paese a rischio sismico e la sua storia è punteggiata da terremoti disastrosi. Oggi la ricerca scientifica fornisce chiare indicazioni al mercato: le caratteristiche di flessibilità, resistenza, duttilità e leggerezza proprie del legno ne rendono consigliabile l’impiego nelle aree ad alto rischio sismico.
Esistono esperienze scientifiche internazionali che testimoniano l’elevato livello di sicurezza di edifici interamente di legno, anche di molti piani, cosa già nota in diverse parti del mondo (Nord America, Giappone, Nord Europa).
Dei progressi della ricerca scientifica nel campo della tecnica delle costruzioni in legno si tiene conto anche nelle Norme Tecniche per le Costruzioni (DM 14/01/2008), nelle quali scompaiono le limitazioni di altezza per le costruzioni di legno in funzione della zona sismica presenti nelle normative precedenti.
Occorre sapere che con le Norme tecniche per le costruzioni, in Italia sia per gli edifici realizzati in opera che per gli edifici prefabbricati, non è possibile costruire un edificio in legno senza un progetto strutturale completo e senza necessità di effettuare il deposito al Genio Civile; a lavori ultimati, l’edificio deve essere collaudato. Quindi, anche sotto questo aspetto, il committente di una casa in legno può dormire tranquillo: i tecnici hanno studiato e progettato la sua casa per garantire la massima resistenza ai terremoti.
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